L'uso delle piante e dei fiori come cura 

piccoli consigli

L' ARTE DELLO STARE BENE... DA SEMPRE NEI NOSTRI GIARDINI

L'uso delle erbe officinali curative risale agli inizi della storia dell'uomo: si usava l'oppio già 4000 anni prima che se ne estraesse la MORFINA! Gli animali e l'uomo utilizzarono e utilizzano le erbe per alleviare e curare i loro malanni. Ma la conoscenza delle erbe fu conquistata con pazienza, attenta osservazione e con qualche avvelenamento... Ma si sa errare è umano l'importante è imparare dai nostri e dagli altrui errori. 

" Anche le erbacce sono fiori, una volta che le conosci."  - Alan Alexander Milne  

Ortica

(Urtica dioica)

Famiglia: Urticacee

Habitat: Ovunque, in particolare su terreni incolti, fino a 1700 m

Raccolta: maggio-giugno (intera pianta)

L'ortica è un' erbacea perenne che appartiene a un genere di circa 80 specie. Ha un lungo rizoma, fusto eretto alto fino a un metro e mezzo, foglie opposte, pelo sette e dentate ai margini. I piccoli fiori dal colore verdognolo, che si sviluppano in estate, sono riuniti in spighe nella parte alta del fusto. Si essicca all'ombra in luoghi ben aerati. Il liquido urticante, che perde completamente il suo effetto con la cottura, è presente su tutta la pianta. Perciò per raccoglierla è necessario l'uso dei guanti.

Proprietà: astringente, depurativa, diuretica, emostatica.

Come usarla: 

  • Da bere: sotto forma di decotto o infuso per alleviare i sintomi di anemia, artrite, gotta, reumatismi e malattie cutanee. Il succo, eccezionale per combattere lo stress fisico e psichico. 
  • Sulla pelle: la pomata di ortica cura bruciature e punture d'insetti. Oppure per contrastare la caduta dei capelli e la forfora

ATTENZIONE: per le sue proprietà diuretiche si consiglia di limitarne l'uso in presenza di malattie cardiache ed edemi.

Papavero o Rosolaccio

(Papaver rhoeas) 

Famiglia: Papaveracee

Habitat: un po' ovunque in pianura, nei campi di grano e in zone submontane.

Raccolta: maggio-giugno (petali e capsule) 

Specie spontanea e infestante dei campi di cereali, il papavero è giunto in Italia, nel bacino del Mediterraneo, assieme ai cereali da coltivazione provenienti dall'area posta tra il Palmir e l' Iran. Il papavero è un' erbacea annuale appartenente ad un genere di circa 80 specie. Ha fusto eretto di altezza variabile dai 30 agli 80 cm e foglie pennate profondamente divise, alternate e ricoperte di peluria. I fiori sbocciano tra maggio e luglio alla sommità dei lunghi steli e sono formati da un calice ispido, diviso in due parti, che schiudendosi porta alla luce quattro petali delicati di colore rosso, da cui il nome, con la caratteristica macchia nera al centro dovuta ai numerosi stami. Il frutto è una capsula di forma conica, simile ad una campana rovesciata con un coperchio, che contiene i semi. Parente stretto del rosolaccio è il papavero da oppio, da cui si estrae la morfina incidendo la capsula e facendo gocciolare il liquido lattiginoso. 

Proprietà: analgesico, antispasmodico, astringente, espettorante, blando sedativo grazie alla presenza di alcaloidi: morfina, codeina, papaverina, noscapina, tebaina e narcotina. 

Come usarlo:

  • Da bere: sotto forma di infuso e di sciroppo di petali e capsule per calmare la tosse, favorire il sonno ma anche in casi di stati di ansia e di digestione difficile.
  • Sulla pelle: applicare su viso e collo garze imbevute di infuso di petali secchi per attenuare le rughe.

ATTENZIONE: il papavero in dosi eccessive può causare intossicazione e avvelenamento, pertanto occorre rispettare sempre le dosi consigliate e utilizzarlo sotto controllo medico. 

Rosa canina 

(rosa canina)

Famiglia: Rosacee

Habitat: regioni temperate fino a 1300 m 

Raccolta: agosto-settembre (frutti, foglie e fiori in boccio)

La rosa canina cresce nelle radure boschive e nelle zone arbustive di macchia, da cui l'appellativo di rosa de macia, dal mare alle montagne.                                         Protagonista di miti e leggende, deve il proprio nome a Linneo, il naturalista svedese fondatore della botanica moderna, che nel 18° secolo attribuiva alla radice di questo arbusto la proprietà di impedire la trasmissione della rabbia, a seguito del morso di un cane. Studi  successivi hanno dimostrato che Linneo aveva fatto un' ipotesi infondata e hanno invece riscontrato in questa pianta dosi elevatissime di vitamina C, anche se mantiene tutt'oggi l'appellativo canina. Durante la seconda guerra mondiale fino agli anni cinquanta, l'Inghilterra utilizzò moltissima rosa canina per far si che i bambini assumessero la quantità giornaliera necessaria di vitamina C, a causa della mancanza degli agrumi in quel periodo. La rosa canina appartiene ad un genere che conta più di 100 specie di arbusti. E' una pianta perenne cespugliosa dal cui fusto si dipartono numerosi rami, nella prima parte eretti poi ricadenti, ricoperti da numerose spine. Le foglie, alternate e imparipennate, sono composte da 5-7 foglioline  ovali con margine dentellato. Tra maggio e giugno la pianta si ricopre di delicati fiori rosa chiaro, con stami gialli al centro, poi sostituiti dalle bacche, ovvero i frutti, carnose e di forma ovoidale dal colore rosso acceso. Le foglie si raccolgono senza il gambo e si utilizzano fresche e precedentemente essiccate all'ombra, cosi come i frutti e i boccioli dei fiori. 

Proprietà: astringente, cicatrizzante, diuretica, rimineralizzante e tonica. 

Come usarla: 

  • Da bere: sotto forma di sciroppo ottenuto dai frutti come astringente in caso di disturbi intestinali e come rinvigorente in caso di astenia. Sotto forma di decotto, sempre dei frutti, come disintossicante dell'organismo.
  • Sulla pelle: L'infuso di foglie e boccioli ha funzione cicatrizzante perfetto per piaghe e ferite. Il succo, invece, ottenuto dai petali è un ottimo collirio. 
  • Consiglio di bellezza: prendete i frutti freschi, tagliateli, svuotateli con cura, lavateli più volte per eliminare la peluria interna e frullateli... otterrete una maschera di bellezza da applicare sul viso con effetto schiarente, levigante e tonificante. 

Agrifoglio 

(Ilex aquifolium)

Famiglia: Aquifoliacee

Habitat: zone montane e submontane fino a 2000 m 

Raccolta: aprile (intera pianta) 

Sono oltre 400 le specie appartenenti a questo genere. L'agrifoglio è una pianta ornamentale che raggiunge i 15-20 m di altezza, con foglie sempreverdi, coriacee e dai margini spinosi, che posso presentare colorazione verde scura ma anche con bordi bianchi. Per questa caratteristica viene chiamato anche pungitopo maggiore, scanna sorci o leccio spinoso. Sulle piante femminili compaiono tra maggio e giugno i fiori, di colore biancastro, disposti in grappoli vicino alla base delle foglie. I frutti sono bacche rotonde di colore rosso vivo e lucente. 

La pianta dopo esser stata raccolta si deve conservare previa essicazione all'ombra. 

Proprietà: antiepilettico, antinfiammatorio, antipiretico, astringente e tonico

Come usarlo: 

  • Da bere: come decotto di radici da assumere come antipiretico e come decotto di corteccia come antiepilettico. Il vino di agrifoglio preparato con le foglie, tritate e messe a macerare nell'alcol, e con l'aggiunta di vino bianco, è ottimo per curare le febbri intermittenti. Le foglie contengono l'ilicina, un efficace astringente del sistema venoso, indicato nella cura di vene varicose (varici), gotta, artrite e malattie cutanee.
  • Come decoro: Durante le festività natalizie si utilizzano i rami di agrifoglio con le bacche per realizzare decorazioni beneauguranti. Conosciuto ed utilizzato sin dall'antica Roma come simbolo di amore eterno.   

Attenzione: le bacche non devono essere ingerite in quanto contengono un glicoside velenoso che può causare dolori addominali, diarrea, convulsioni e vomito.

Gaultheria procumbens 

( Tè del Canada o Wintergreen)

Famiglia: Ericaceae 

Habitat: La specie è diffusa nel Nord America nord-orientale, dall'isola di Terranova al Manitoba sud-orientale, sino all'Alabama.Cresce in terreni acidi di foreste e pinete, sebbene in genere produca frutti soltanto in aree assolate.

Raccolta: tutto l'anno (bacche, foglie e rametti)

La Gaultheria procumbens è una pianta arbustiva perenne appartenente alla famiglia delle Ericaceae. Questa specie di pianta è originaria del nord America dove trova il suo habitat ideale in terreni acidi all'ombra di grandi foreste. La pianta di Gaultheria procumbens è una pianta dioica, è un piccolo arbusto e raggiunge un'altezza ridotta di circa 15 cm per questo viene impiegata come pianta tappezzante.
Possiede delle foglie coriacee di forma ovale hanno una lunghezza variabile dai due ai cinque centimetri e uno-due centimetri di larghezza, al tatto sprigionano un particolare aroma, sono di colore verde e nel periodo autunnale assumono una colorazione rossastra. I fiori sono piccoli, ricordano come forma quella di una campana, sono di colore bianco oppure rosa. Il frutto è una bacca di colore rosso, il diametro è di circa 1cm. 

N.B.: potrete trovare questa meravigliosa piantina presso i nostri punti vendita.

Proprietà: antidolorifico, antinfiammatorio, antispasmodico

Come usarla:

  • Da bere: Fate essiccare le foglie e i rametti dopo di che utilizzateli come fosse del Tè ottenendo così un'ottima tisana. I frutti di questa pianta sono commestibili e hanno un gusto dolce.
  • Sulla pelle: L'olio essenziale ricavato dalle foglie è ottimo per trattare infiammazioni muscolari, tendiniti e dolori reumatici.  

Attenzione: evitare l'uso nei bambini (rischio della sindrome di Reye) e in caso di intolleranza ai salicilati.

Pungitopo

(Ruscus aculeatus) 

Famiglia: Ruscacee

Habitat: sottobosco e foreste mediterranee

Raccolta: aprile-maggio (germogli), ottobre-novembre (radici)

Conosciuto anche con il nome di rusco, il suo nel gli deriva dalla tradizione contadina di proteggere, con mazzi di questa pianta, i baldacchini dei salumi dall'assalto dei topi.           Formano questo genere soltanto 6 piante perenni. Il pungitopo è un arbusto con rizoma strisciante, che può arrivare anche ad 1 m di altezza. Ha un fusto dritto e ramificato dal colore verde e foglie lanceolate e appuntite, chiamate cladodi. I suoi fiori sono piccoli e verdastri e si formano da ottobre ad aprile al centro dei cladodi. Le bacche sono rotonde e di colore vermiglio.

 Proprietà: antinfiammatorio, diuretico, vasocostrittore

Come usarlo: 

  • Da bere: come decotto o infuso di radici per curare vene varicose, flebiti, edemi ed emorroidi e stimolare la secrezione urinaria.
  • Sulla pelle: sotto forma di impacco e pediluvio in caso di gambe e piedi gonfi 
  • Come decoro: Durante le festività natalizie sotto forma di ghirlanda augurale.

Attenzione: se ne sconsiglia l'uso ai soggetti ipertesi. 

*N.B.: Per consigli su dosi e preparazioni non esitate a contattarci.

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